Esistono centinaia di razze di cani che si differenziano tra di loro per le proporzioni del loro corpo, per le proporzioni della testa, per il mantello e per il carattere e ogni cane a modo suo è unico e insostituibile.
Non esiste il cane “perfetto” anche se tutti discendono dal lupo che in seguito alla selezione operata dalla natura e dall’uomo in centinaia di anni ha creato l’enorme eterogeneità di razze come le conosciamo oggi.
In alcune razze la selezione ha portato ad un appiattimento, allargamento e accorciamento globale del muso. Questa caratteristica è tipica delle razze brachicefaliche (Carlino, Bouledogue Francese, Bulldog inglese, Boston Terrier, Pechinese) e determina una ostruzione anatomica delle vie aeree superiori che può diventare una condizione patologica definita come sindrome brachicefalica. Il compito del veterinario è di evidenziare, diagnosticare e stadiare la sindrome brachicefalica a scopo terapeutico e prognostico.
I soggetti con questa sindrome presentano un aumento delle resistenze delle vie aeree
I segni clinici più frequenti comprendono:
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È importante ricordare che a causa della loro difficoltà respiratoria anche un La stadiazione della sindrome richiede un esame radiografico del torace |
La terapia della sindrome è essenzialmente di tipo chirurgico e comprende:
- correzione del palato molle (stafiloplastica) questa tecnica un tempo veniva eseguita con bisturi e forbici ma oggi, come nella nostra struttura, viene usato il laser che permette una migliore e più veloce guarigione,
- rinoplastica per aumentare lo spazio delle narici,
- asportazione dei sacculi laringei.
Le altre condizioni dei cani brachicefali come la macroglossia, il restringimento del rinofaringe e il collasso laringeo sono considerate inoperabili. La prospettiva e qualità di vita dei cani brachicefali è legata a diversi fattori: ipoplasia tracheale congenita, collasso laringeo, obesità e stile di vita.
Noi diciamo sempre che il primo soccorso a un cane brachicefalo devo farlo il suo proprietario, in primis conoscendo le problematiche respiratorie del cane, quindi evitando di uscire delle ore più calde delle giornate estive, evitare collari a strozzo e curando l’alimentazione evitando il sovrappeso.